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Mar

IL RUOLO DEL PAPA’ NELLA GENITORIALITA’ CONTEMPORANEA

A cura di Morena Drago,

specializzata in pedagogia neonatale, consulente per l’abbandono dolce del pannolino e del ciuccio

La figura del papà oggi si distingue notevolmente rispetto a quella delle generazioni precedenti, in cui abbiamo assistito ad un padre autoritario, che si dedicava tanto al lavoro e si occupava prevalentemente delle esigenze più pratiche della famiglia. Certo è che non si può fare di tutta l’erba un fascio, non possiamo dare per scontato che accade così in tutte le famiglie in modo automatico. Esistono ancora papà “vecchio stampo”, ma possiamo affermare che la figura maschile dei nostri giorni è sicuramente più sensibile rispetto ad alcuni decenni fa, e di conseguenza anche la figura paterna.

In passato non si sperava e non si pretendeva aiuto in casa da parte della figura maschile, l’uomo adulto abitava la casa ma la viveva in maniera più distaccata, in quanto maggiormente impegnato e coinvolto nella vita lavorativa ed era principalmente la donna ad occuparsi delle faccende domestiche e dei figli.

Durante gli ultimi decenni invece molto è cambiato, i papà sono scesi in campo ed entrambi i genitori fanno un gioco di squadra per la cura della casa, per la crescita dei propri figli e per l’evoluzione della famiglia. Il suo ruolo oggi è sempre più di frequente complementare a quello della mamma.

La donna di oggi molte volte ha ben chiaro un concetto: il papà non aiuta, ma vive la famiglia e la casa in prima linea! Il papà è una presenza non solo fisica, ma ha anche un ruolo educativo per i figli ed è un riferimento dal punto di vista emotivo, per i bambini e per la mamma. Questo è possibile nella misura in cui anche la mamma riconosce al papà di essere fondamentale nella famiglia e gli lascia spazio d’azione, senza sentirsi per questo meno “mamma”.

Nella famiglia contemporanea da parte del papà vi è maggiore apertura e disponibilità all’accoglienza, all’ascolto e all’accudimento. Partecipa alle ecografie, entra in sala parto, cambia i pannolini e passa il tempo con il proprio bimbo quando la mamma si riposa o si ritaglia uno spazio per sé stessa. E quando lo fa si sente sinceramente coinvolto! Nella società odierna sempre più spesso il papà non fa il baby sitter e tantomeno il “mammo”, desidera invece instaurare una relazione affettiva autentica con il proprio bambino. Come è potuto accadere un cambio così radicale in pochi decenni? Il ruolo del padre oggi è cambiato, così come è cambiata la società. Trascorso il periodo di maternità, la mamma è spesso impegnata lavorativamente tanto quanto il papà, questo ha portato ad entrambi i genitori un nuovo modo di viversi la genitorialità, che si fa lentamente sempre più consapevole.

Un fattore che reputo importante e da non sottovalutare risiede nella capacità da parte del papà di oggi di sapersi distaccare dall’esempio di figura paterna che ha visto e ricevuto nella sua famiglia di origine quando era piccolo. I papà di oggi coinvolti nella vita familiare al pari della mamma sono stati in grado di analizzare la figura del loro padre, riconoscerlo come poco partecipe e realizzare di non voler essere e non voler fare altrettanto. I papà partecipi, al pari della mamma, vogliono prendersi la responsabilità di essere una figura genitoriale presente.

Credo personalmente che mamma e papà non siano perfettamente interscambiabili, in quanto ognuno ha doti e predisposizioni personali per le quali è più portato, ma ciascuno sa stare al timone della nave e ci si può dare il cambio in maniera equa o al bisogno, anche sondando insieme al proprio partner / alla propria partner le reali necessità di ciascuno e dalla famiglia. Penso, ad esempio, a quelle mamme che di notte si riaddormentano con meno difficoltà dopo le poppate notturne dei figli, aiutate anche dalla prolattina, il cosiddetto ormone dell’amore, che consente a mamma e bambino di avere le fasi del sonno sincronizzate. Nella consapevolezza di questo, i papà si dedicheranno ai bisogni della famiglia in altri momenti della giornata, con apporti altrettanto importanti, sebbene diversi. Talvolta questa parità genitoriale e questo gioco di squadra possono essere erroneamente interpretati come “assenza della mamma” o “sindrome del superpapà”.  In realtà credo che ci sia a monte una sorta di errore di lettura. Quando la mamma non si annulla come donna e come persona all’interno della famiglia e della società, quando il coinvolgimento del papà è spontaneo e desiderato, nulla viene a mancare e nulla è di troppo. Si tratta semplicemente di un nuovo equilibrio, in cui ciascuno è presente nella misura e nella modalità in cui lo desidera.

ruolo del papà

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