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COME SI PREPARA IL LATTE IN POLVERE IN SICUREZZA?

A cura di Redazione J BIMBI,

composta da mamme e redattrici esperte

Se per qualunque motivo l’allattamento al seno non funzionasse o non bastasse, le mamme hanno un valido alleato che arriva dalla scienza: il latte artificiale o formula.

Nel primo anno di vita il latte artificiale è l’unica alternativa al latte materno, che garantisce i valori nutrizionali necessari per la normale crescita del bambino.

Vanno pertanto evitati i vari latti di riso, soia, mandorla, mucca, asina, capra, etc… Nessuna di queste tipologie di latte ha il giusto equilibrio di nutrienti adatti a un bimbo appena nato.
Il latte artificiale, seppur non uguale a quello materno, che è insostituibile, è l’unica scelta giusta per tutelare la crescita e la salute dei neonati.

Attenzione però a come si prepara, perché il latte in polvere non è sterile! Il processo di produzione del latte in polvere, pur eseguito con il rispetto di tutte le norme di legge, si porta dietro delle potenziali contaminazioni intrinseche che non sono evitabili.
La formula quindi non è sterile (anche nella confezione intatta) e può contenere Enterobacter sakazakii e salmonella, batteri pericolosi soprattutto per i neonati.

L’unico latte artificiale perfettamente sterile nella sua confezione è quello liquido, che però ha costi decisamente più alti di quello in polvere.

Non bisogna allarmarsi o preoccuparsi troppo: le infezioni da latte in polvere contaminato sono rare, ma è molto importante diffondere le giuste regole di preparazione, per fare in modo che tutte le mamme e i papà possano offrire pasti sicuri ai propri bimbi.

La contaminazione in fase di produzione riguarda una percentuale che va dal 3% al 14% delle confezioni, indipendentemente dalla marca. Poi non tutti i bambini esposti a questi batteri si ammalano, un bambino già grandicello e con un sistema immunitario sano può rispondere serenamente a un latte non sterile. Ma le infezioni, purtroppo, soprattutto nel primo mese di vita, se pur rare possono essere pericolose, per cui bisogna prestare molta attenzione a come si prepara il biberon di latte artificiale in polvere.

A riguardo c’è molta disinformazione e anche online si trovano tante mamme che dicono di preparare il latte artificiale nel modo sbagliato, senza seguire le regole che sono stampate sulle confezioni e che sono approvate dal Sistema Sanitario Nazionale.

Qual è il segreto per preparare in tutta sicurezza il latte in polvere? L’acqua, che deve essere unita alla polvere quando ha raggiunto i 70 gradi di temperatura!

Unire l’acqua a 70°C alla polvere permette di sterilizzare il latte senza alterarne le proprietà nutritive. Basta dotarsi di un termometro per alimenti e il gioco è fatto.

Far bollire l’acqua e lasciarla raffreddare, preparando poi il latte in polvere con acqua fredda non è sicuro: la polvere non è sterile e solo l’acqua calda la rende sicura. Una volta preparato il biberon, occorre portarlo rapidamente alla temperatura corretta per poterlo bere (circa 37 gradi), raffreddandolo sotto l’acqua fredda e va consumato entro due ore dalla preparazione. Questo perché il latte sviluppa germi e batteri in modo spontaneo quando resta a temperatura ambiente, tra i 7°C e i 65°C. Se il latte viene preparato nel modo giusto si può però conservare in frigorifero per 24 ore e scaldare all’occorrenza.

Tutto questo scaldare e raffreddare non rende certo semplice la preparazione del latte in polvere, soprattutto se nel frattempo abbiamo un neonato affamato che piange e si dispera.
Con un po’ di organizzazione e gli strumenti giusti però risulta tutto più semplice. Un valido alleato è il biberon J BIMBI, che ha un sensore di temperatura integrato: quando il liquido è troppo caldo diventa rosa, quando invece il latte è alla giusta temperatura (circa 37°C) il sensore mantiene (o riacquista) il suo colore viola scuro.

Questa accortezza permette di scaldare o raffreddare velocemente i biberon senza errori, evitando quindi di dare il latte troppo caldo ai piccoli o di raffreddarlo troppo, dovendolo poi riscaldare nuovamente, perdendo quindi altro tempo. Un piccolo grande aiuto per tutti i genitori alle prese con il biberon!

LEGGI I CONSIGLI DELLA NOSTRA GUIDA PEDIATRICA