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Apr

MAL DI PRIMAVERA NEI BAMBINI

A cura di Redazione J BIMBI,

composta da mamme e redattrici esperte

È primavera, il sole splende e le giornate si allungano: dovremmo sentirci pieni di energia e voglia di fare ma in realtà è spesso vero il contrario e siamo tutti più stanchi e svogliati.

È una reazione normale, colpisce adulti e bambini e viene chiamata mal di primavera.

Con l’arrivo della bella stagione le giornate si allungano e la luce solare è più forte e duratura. Il nostro corpo deve adattarsi a questi cambiamenti naturali, regolando la propria temperatura interna, dilatando i vasi sanguigni e modulando la pressione. Questo perché la temperatura interna del nostro corpo in inverno è di qualche decimo di grado centigrado inferiore rispetto che in estate; il freddo rallenta il metabolismo facendo entrare il corpo in una specie di mini-ibernazione che si trasforma, con l’arrivo della stagione calda, nell’incremento della produzione di melatonina (l’ormone del sonno), accentuando la necessità di dormire.

Il mal di primavera è quindi una naturale reazione del corpo ai cambiamenti che avvengono in natura, può richiedere diverse settimane per regolarsi all’aumento della luce del sole. I bambini tendono a soffrirne più degli adulti, perché regolano i livelli del proprio metabolismo e degli ormoni in sintonia con gli stimoli esterni come la luce e la temperatura.

I sintomi del mal di primavera possono essere sia fisici che emotivi. I più comuni sono stanchezza, difficoltà di concentrazione, irritabilità, mal di testa, sensibilità ai cambiamenti del tempo e una tendenza verso uno stato d’animo triste.
In questo periodo il bambino si muove più lentamente, trascorre più tempo seduto e non ha voglia di camminare. Tende inoltre ad addormentarsi durante il giorno e a mostrare insonnia di sera, sentendosi stanco appena sveglio. Può rifiutarsi di mangiare o preferisce alimenti pieni di zuccheri come i dolci.

COSA FARE?

È possibile alleviare i sintomi del disagio primaverile sfruttando la luce solare che stimola la produzione di serotonina. Infatti, trascorrendo maggior tempo all’aria aperta i bambini sono sottoposti a una naturale terapia della luce solare.

Giocare all’aria aperta, consumare frutta e verdura fresca,  bere una quantità sufficiente di liquidi e respirare in modo corretto aria fresca facilita il superamento di questo periodo “difficile”.

Stanchezza e irritabilità si curano anche con un’alimentazione ricca di vitamine rigeneranti per energia e buonumore. Le vitamine sono essenziali per la crescita e in questo periodo sono un prezioso alleato.

La vitamina D è necessaria in quantità maggiore nei bambini più piccoli, rispetto ai più grandi, la vitamina C invece è una necessità costante dalla nascita all’adolescenza.

Le vitamine B rilasciano l’energia dal cibo, che fornisce il carburante per le attività quotidiane.

Di seguito alcuni cibi ricchi di vitamine ideali per combattere la stanchezza primaverile dei bambini da integrare alla dieta alimentare:

  • Uova e carni bianche (vitamina B12);
  • Cereali, fagioli e verdure a foglia verde (vitamine B1 e B2);
  • Banane e carne di maiale, (vitamina B6);
  • Piselli, arance e funghi (vitamina B9);
  • Patate (vitamina B1, C e D);
  • Spinaci (per l’apporto di ferro, potassio e magnesio).

La sindrome primaverile è comune e non c’è da preoccuparsi se stanchezza e irritabilità colpiscono il tuo piccolo.

I malesseri primaverili spariscono nel giro di qualche settimana, il tempo necessario all’organismo per conformarsi al nuovo clima e alla luce naturale. I suggerimenti sopracitati possono supportare il bambino in questa fase di transizione stagionale, alleviandone i sintomi.

Il consiglio è sempre di affidarsi all’esperienza di un pediatra che, dopo un’accurata visita, potrà anche escludere altre cause o patologie in atto.

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