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Ott

COME USARE IL TIRALATTE

A cura di Redazione J BIMBI,

composta da mamme e redattrici esperte

Lo ripeteremo sempre: l’allattamento al seno è il modo migliore, più naturale, efficace e comodo per allattare e nutrire il proprio bimbo. Ma purtroppo non tutte le mamme riescono o vogliono allattare al seno per i motivi più svariati e queste mamme vanno aiutate, capite e supportate il più possibile, esattamente come chi allatta al seno.

Il tiralatte è un supporto utile e fondamentale in determinate situazioni:

  • Quando il bambino nasce pretermine o per qualche problematica deve passare qualche giorno in incubatrice e la mamma vuole stimolare comunque la montata lattea e dare al bimbo il proprio latte
  • Quando il flusso di latte materno è insufficiente o va stimolato, per permettere un buon allattamento successivo
  • Quando il seno è ingorgato, per alleviare il dolore estraendo una piccola quantità di latte e facilitare il successivo attaccamento del bambino
  • Quando la mamma deve rientrare al lavoro o deve assentarsi per qualche ora e vuole lasciare al bambino il suo latte da bere con il biberon
  • Quando la mamma sceglie di praticare un allattamento misto, alternando seno e biberon con latte materno.

 

COME UTILIZZARE IL TIRALATTE, 5 CONSIGLI PRATICI

  1. Lavaggio e sterilizzazione del tiralatte
    Prima di utilizzare il tiralatte è importante smontarlo per sterilizzare tutti i suoi componenti separatamente, soprattutto quelli che vengono a contatto con il latte. Questa operazione va fatta ogni volta che si utilizza il tiralatte.
  2. Frequenza di utilizzo
    Il tiralatte va utilizzato per circa 15 minuti per seno. Se si utilizza per fare scorta di latte materno in caso di necessità, va alternato alle poppate e utilizzato lontano dalle poppate, per dare modo al seno di “ricaricarsi”. Se invece il bimbo non si attacca e si utilizza il tiralatte per mantenere e aumentare la produzione di latte, occorre tirare il latte più volte al giorno, proprio come se fosse una poppata del bimbo, ogni tre ore circa (evitando le ore notturne).
  3. Preparazione
    È fondamentale che la mamma sia comoda e che prepari attorno a sé tutto quello che potrebbe servirle: un bicchiere d’acqua, una coperta, il telecomando, i contenitori per il latte. Scegliere una posizione confortevole, con sostegno per braccia e schiena: occorre sentirsi a proprio agio, perché solo se si è comode e serene si rilascia l’ossitocina, l’ormone che favorisce il riflesso di eiezione del latte. Massaggiare il seno prima dell’estrazione o scaldarlo con una doccia calda o con l’applicazione di un panno caldo può stimolare il flusso di latte e aiutare la mamma.
  4. Come tirare il latte
    Premere la coppa del tiralatte sul seno in modo che sia ben aderente e che non esca aria. Attivare il tiralatte se elettrico, oppure iniziare a tirare la maniglia di estrazione in caso si tiralatte manuale. Deve avvertirsi la sensazione di suzione, in caso contrario vuol dire che il tiralatte non è posizionato correttamente. Se dopo 5 minuti il latte non esce è meglio interrompere l’operazione e riprovare più tardi.
  5. Come conservare il latte materno
    Il latte deve essere raccolto e conservato in contenitori ermetici di plastica o vetro, preventivamente sterilizzati. Il latte può poi essere congelato a -18° e si conserva fino a 6 mesi, oppure può essere messo in frigorifero e si conserva per massimo 5 giorni. Prima di essere somministrato al bambino va scongelato e scaldato.

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