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CONSERVAZIONE E UTILIZZO DEL LATTE MATERNO

A cura di Redazione J BIMBI,

composta da mamme e redattrici esperte

Il latte materno è sempre l’alimento da prediligere nella nutrizione di un neonato, anche quando la mamma, per vari motivi, non può allattare fisicamente. Per esempio:

  • la mamma vuole condividere l’allattamento con il papà (e recuperare qualche ora di sonno arretrato);
  • la mamma deve rientrare al lavoro o deve assentarsi per qualche ora;
  • la mamma deve essere sottoposta a esami diagnostici come una radiografia o deve prendere farmaci non compatibili con l’allattamento;
  • la mamma semplicemente vuole ritagliarsi qualche ora per sé;
  • il bambino non riesce ad attaccarsi correttamente al seno, come nel caso dei neonati pretermine;
  • la mamma produce una quantità ingente di latte e deve tirarlo per evitare ingorghi e rischi di mastite.

In tutti questi casi, o più semplicemente quando la mamma lo desidera, è possibile tirare il latte materno con un tiralatte e conservarlo, creando delle scorte che potranno servire ad alimentare il bambino ogni volta che serve. Il latte materno conservato sarà sempre migliore di qualunque latte in polvere, però è importante conoscere alcune norme igieniche per conservarlo nel modo giusto.

 

Modalità di conservazione del latte materno tirato

Il latte materno può essere conservato in contenitori in plastica o in vetro, l’importante è che siano ben lavati e asciugati. Vanno riempiti solo per 3 quarti, soprattutto se si desidera congelarlo, perché il latte congelato aumenta di volume. Le dimensioni dipendono dagli spazi che si hanno in frigorifero ma anche dalle necessità del bambino. Solitamente si utilizzano contenitori con una capacità dai 100 ai 150 ml. Esistono anche dei sacchetti monouso per la raccolta del latte materno, che sono sterili e non si possono riutilizzare, per cui sono consigliati in caso si debba conservare una grande quantità di latte materno.

 

Tempi di conservazione del latte materno tirato

Il latte ha una durata inversamente proporzionale alla temperatura: più è caldo e meno dura. A temperatura ambiente, dai 25 °C in su, il latte materno si conserva per un massimo di 4 ore. Tra i 15 e i 25 gradi si può conservare fino a 10 ore e sotto i 15 gradi si conserva per 24 ore. Nel frigorifero invece, quindi con una temperatura tra gli 0 e i 4 gradi, il latte materno si conserva per 5 giorni.
Nel congelatore a -18 °C il latte materno si conserva fino a 6 mesi. Importante sottolineare che se si deve nutrire un bambino prematuro allora questi tempi di conservazione vanno dimezzati. È vero che il latte si conserva senza problemi, ma va incontro a una graduale perdita di proprietà e valori nutritivi, per cui il latte appena estratto è caratterizzato da migliori proprietà antibatteriche e nutrienti rispetto al latte congelato.

 

Come scongelare e utilizzare il latte materno

Il latte materno congelato dovrebbe essere scongelato in modo naturale prima di essere utilizzato, per cui l’ideale è toglierlo dal congelatore e metterlo in frigorifero la sera prima o scongelarlo sotto un getto di acqua corrente tiepida o a bagnomaria.
Una volta scongelato va scaldato prima di essere offerto al bambino. Il modo migliore è a bagnomaria, senza mai farlo bollire, per evitare di fargli perdere le sue proprietà nutritive. Una volta scongelato il latte può essere conservato in frigorifero e utilizzato entro le 24 ore successive; una volta scongelato il latte non può ovviamente essere ricongelato e l’eventuale residuo deve essere buttato.

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