12

Giu

IL RUOLO DEL GIOCO NELLO SVILUPPO COGNITIVO E SOCIALE

A cura di Morena Drago,

specializzata in pedagogia neonatale, consulente per l’abbandono dolce del pannolino e del ciuccio

Il gioco rappresenta un’attività fondamentale nello sviluppo del bambino. Non è semplicemente un passatempo o un’attività ricreativa, come possiamo intenderlo noi adulti, ma costituisce una componente essenziale per la formazione cognitiva, emotiva e sociale di tutti i bambini, sin dai primi mesi di vita.

Attraverso il gioco, i bambini esplorano il mondo, sviluppano capacità di problem-solving, scoprono le emozioni e imparano a gestirle, costruiscono relazioni sociali significative.

Durante la prima infanzia, il cervello del bambino è in rapida evoluzione, formando connessioni neurali che costituiranno la base per l’apprendimento futuro. Il gioco stimola questo processo in molteplici modi, come ad esempio:

  • gioco simbolico, come “fare finta di”, permette ai bambini di rappresentare mentalmente oggetti ed eventi, sviluppando la capacità di astrazione. Quando un bambino usa un bastoncino come “spada” o una scatola come “nave spaziale”, sta esercitando la capacità di separare il significato dall’oggetto fisico, prerequisito fondamentale per lo sviluppo del pensiero simbolico e del linguaggio. Durante il gioco simbolico lasciamo libero il bambino di utilizzare la sua immaginazione e non correggiamolo se utilizza un mattoncino come telefono o come una macchinina;
  • giochi di costruzione (con blocchi, LEGO o materiali naturali) favoriscono la comprensione delle relazioni spaziali, il pensiero matematico e la pianificazione. Mentre costruiscono torri o strutture, i bambini sperimentano concetti come equilibrio, simmetria e gravità, sviluppando intuizioni fisiche e matematiche;
  • l’esplorazione sensoriale, particolarmente importante nei primi anni, permette ai bambini di comprendere le proprietà degli oggetti attraverso l’uso dei sensi. Giocando con sabbia, acqua o materiali di diverse texture, i bambini classificano e categorizzano le informazioni sensoriali, costruendo schemi cognitivi complessi (vedi il nostro articolo sul Cestino dei tesori).

Attraverso il gioco, i bambini sviluppano competenze sociali essenziali.

Il gioco cooperativo insegna ai bambini a negoziare, condividere e risolvere conflitti. Quando i bambini giocano insieme, imparano ad aspettare il proprio turno, a concordare regole e ad accogliere prospettive diverse dalla propria.

Il gioco di ruolo offre l’opportunità di “mettersi nei panni degli altri”, sviluppando l’empatia e la comprensione delle prospettive altrui. Interpretando diversi ruoli sociali, i bambini esplorano norme e comportamenti, comprendendo meglio il mondo sociale che li circonda.

Il gioco libero in gruppo favorisce lo sviluppo dell’autoregolazione emotiva. I bambini imparano a gestire frustrazione, eccitazione e delusione in un contesto protetto, con il supporto degli adulti.

Inoltre, lo sviluppo infantile beneficia di diverse forme di gioco, ciascuna con specifici vantaggi:

  • gioco libero non strutturato: consente ai bambini di seguire la propria curiosità, sviluppando creatività e autonomia. In questo contesto, possono esplorare idee e materiali senza pressione esterna, rafforzando la motivazione intrinseca e la capacità di iniziativa;
  • gioco strutturato: con regole e obiettivi, aiuta i bambini a comprendere sequenze, limiti e conseguenze. Giochi da tavolo semplici o attività guidate insegnano il rispetto delle regole e la gestione della competizione;
  • gioco all’aperto: stimola lo sviluppo motorio e l’esplorazione dell’ambiente naturale. Arrampicarsi, correre, saltare non solo rafforza il corpo, ma permette anche di valutare rischi e limiti personali.

Gli adulti svolgono un ruolo cruciale nel supportare il gioco del bambino piccolo: la presenza non invasiva dell’adulto offre sicurezza emotiva per l’esplorazione. Un adulto attento ma non direttivo crea un “porto sicuro” da cui il bambino può avventurarsi con fiducia. Affinché il gioco possa accrescere i livelli di attenzione e concentrazione, è importante però che l’adulto non interrompa il bambino, ad esempio per dirigere il gioco secondo la sua volontà o per dare giudizi.

L’arricchimento dell’ambiente di gioco con materiali diversificati stimola varie forme di esplorazione. Materiali aperti e versatili (come blocchi, tessuti, materiali naturali) favoriscono la creatività rispetto a giocattoli con un unico utilizzo predefinito, i quali esauriscono velocemente la curiosità del bambino che, dopo averli studiati alla perfezione, non li utilizza più. Ecco perché vi sarete ritrovati a pensare “Mio figlio ha un sacco di giochi ma non li usa mai!”

L’osservazione del gioco spontaneo fornisce informazioni preziose sullo sviluppo del bambino. Attraverso il gioco, i bambini comunicano bisogni, interessi e sfide evolutive che un osservatore attento può cogliere.

Il giusto equilibrio tra gioco libero e attività strutturate favorisce uno sviluppo armonioso, ecco perché durante la giornata è importante alternare momenti di esplorazione autonoma e momenti di gioco strutturato.

La riduzione precoce del tempo dedicato al gioco rappresenta un rischio per lo sviluppo dei bambini, che può limitare potenzialità creative e sociali essenziali. Ecco perché è importante prediligere il gioco a sfavore dell’utilizzo delle tecnologie, soprattutto nella prima infanzia.

Il gioco non è un’alternativa all’apprendimento, ma il principale veicolo attraverso cui i bambini costruiscono conoscenze, sviluppano competenze e formano la propria identità. Riconoscere il valore educativo del gioco significa comprendere che, nella prima infanzia, l’apprendimento più significativo avviene quando i bambini sono attivamente coinvolti in attività piacevoli e intrinsecamente motivanti.

Sostenere il diritto al gioco significa quindi sostenere il diritto dei bambini a uno sviluppo ottimale, in cui competenze cognitive, sociali ed emotive possano svilupparsi in modo integrato, ponendo le basi per un apprendimento permanente e una vita equilibrata.