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Nov

UN PROBLEMA COMUNE NEI NEONATI: L’OTITE MEDIA ACUTA

A cura di Redazione J BIMBI,

composta da mamme e redattrici esperte

ORECCHIO E OTITI: COSA DEVONO SAPERE I NEO-GENITORI

L’orecchio è composto da un tubicino che a un certo punto presenta la membrana timpanica, che è quella che si muove per permetterci di sentire. Al suo interno, la membrana timpanica, ha una piccola scatola, dove vengono tradotti i suoni. Questa scatola per funzionare correttamente ha bisogno della tuba di Eustachio, un canalino che mette in comunicazione il cavo faringeo con quello dell’orecchio medio. Anatomicamente, nei più piccini a cui si stanno sviluppando gli organi, la tuba di Eustachio ha una posizione un po’ scomoda che permette al catarro di accumularsi all’interno favorendo il ristagno dei liquidi e la risalita dei germi dal naso e dalla faringe. Questo è il motivo per cui molti bambini vengono colpiti da infiammazioni alle orecchie o otiti.

L’infiammazione dell’orecchio, a seconda che colpisca l’orecchio esterno, medio oppure interno, assume rispettivamente i nomi di otite esterna, media o interna.

In particolare, l’otite media acuta è la più comune infiammazione che colpisce i bambini in età pediatrica. Nelle Linee Guida SIP 2019 “Gestione dell’Otite Media Acuta in età pediatrica: diagnosi, terapia, prevenzione” si stima infatti che oltre il 60% dei bambini al di sotto dei 3 anni di vita presenti almeno un episodio e che circa il 24% dei bambini abbia almeno 3 episodi. Essa, sempre secondo le Linee Guida SIP, rappresenta ancora oggi una delle cause più frequenti di prescrizione di antibiotici in età pediatrica, raggiungendo il 25% del totale.

 

SINTOMI E CURA

Il sintomo principale nei neonati è il dolore spontaneo evocato dalla compressione e dai movimenti del padiglione auricolare. Oltre a dolore, pianti inconsolabili e irritabilità, gli altri sintomi possono essere il forte arrossamento dell’orecchio e lo sfregamento di esso (anche un piccolo tocco può provocare pianti incontrollabili), febbre, lamenti, irrigidimento del corpo, mal di gola, vomito ma anche muco o catarro. La cura delle otiti medie acute consiste spesso nell’utilizzo di liquidi disinfettanti nel condotto uditivo esterno e nel naso oppure nella somministrazione di antibiotici per via orale. Ove possibile sarebbe meglio evitare l’antibiotico quando i bambini sono piccoli in quanto questo può creare problemi all’intestino. La maggior parte delle otiti nei neonati, tra l’altro, sono di origine virale quindi è meglio non dare subito antibiotici ma affidarsi prima di tutto al parere e giudizio del proprio pediatra magari optando per una terapia topica o lavaggi nasali. Esistono anche metodi che possono dare maggiore sollievo al pianto straziante dei nostri bimbi e che possono tranquillizzarli, almeno in modo temporaneo. Per esempio, risulta molto utile far dormire il neonato su un cuscino alto in modo che la testa rimanga leggermente alzata per ridurre la pressione a livello dell’orecchio medio.

 

FATTORI DI RISCHIO E PRECAUZIONI

Tra i principali fattori di rischio che causano l’insorgenza di otiti medie acute ci sono indubbiamente l’esposizione dei bimbi al fumo passivo, l’inquinamento ambientale e l’allattamento con il biberon. ll fumo passivo aumenta la possibilità che i bambini abbiano problemi di salute. Esiste una relazione causale tra l’esposizione passiva al fumo e la comparsa di malattie dell’orecchio medio, compresa l’otite media acuta, l’otite ricorrente e le infezioni croniche dell’orecchio medio, che potrebbero accompagnare il nostro bambino per tutta la vita. Mentre, nel caso in cui il nostro piccolo sia sensibile all’inalazione di sostanze nocive che si trovano nell’aria, l’inquinamento peggiora l’irritazione delle mucose nasali favorendo la risalita di virus e batteri nell’orecchio. Sicuramente, in questo caso, sia la vaccinazione contro l’influenza sia quella contro lo pneumococco possono aiutare a prevenire almeno il primo episodio di otite media acuta.

Ma non tutti sanno che c’è una grande correlazione anche tra otiti nei neonati e allattamento con il biberon.

Quando il neonato poppa da un biberon si sforza e si affatica maggiormente rispetto a quando viene allattato al seno, questo perché all’interno del biberon si crea un vuoto che costringe il bimbo a succhiare con forza maggiore per potersi nutrire, provocando a volte fastidio, inappetenza e, soprattutto, una possibile infezione all’orecchio medio. Il vuoto all’interno del biberon crea una pressione negativa che può di conseguenza favorire lo spostamento dei batteri dal naso verso le orecchie. Utilizzare un biberon adatto alla prevenzione di otiti e che faciliti un allattamento più rilassato e naturale è fondamentale per la salute e il benessere del nostro bimbo. Un test comparativo ha dimostrato che il biberon antiotiti J BIMBI® è il più efficace nel ridurre il vuoto all’interno del biberon, fino a 5 volte, rispetto agli altri biberon in circolazione. Il concetto che sta alla base del biberon antiotiti J BIMBI® è la valvola di cui è dotato che, essendo a basso vuoto, richiede al bimbo meno sforzo durante l’allattamento perché compensa naturalmente il vuoto d’aria all’interno del biberon e limita il rischio della risalita di batteri e quindi di otiti.

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