18

Gen

RAFFREDDORE NEI BAMBINI E NEI NEONATI: CONSIGLI UTILI PER LIBERARE IL NASINO

A cura di Redazione J BIMBI,

composta da mamme e redattrici esperte

Etciù! Salute piccolo mio. Comincia così una delle infiammazioni più comuni e contagiose nei bambini: il raffreddore. Starnuti, naso che cola, nasino chiuso, respiro corto. In generale il raffreddore è una malattia infettiva che provoca una infiammazione delle prime vie respiratorie dalla durata in media di circa una settimana, fortunatamente nella maggior parte dei casi poco grave ma che a volte può trasformarsi nelle temutissime bronchioliti o otiti medie acute.

 

COME SI PRENDE IL RAFFREDDORE?

Il raffreddore può essere provocato da più di 200 virus respiratori diversi ed è per questo che ci si può ammalare più volte durante una stagione; i virus più frequenti sono i rhinovirus, i virus dell’influenza. In generale ovviamente il periodo di maggior contagio è l’inverno, ma non a causa del freddo. Infatti le temperature basse non sono causa di raffreddore, ma quando l’aria è troppo fredda, le ciglia non riescono a muoversi come dovrebbero e si creano le condizioni ideali per l’instaurarsi dell’infezione virale. Inoltre, soprattutto i bambini, trascorrono più tempo in ambienti chiusi e affollati, come l’asilo dove i virus possono circolare e contagiare più facilmente.

 

I SINTOMI E LE COMPLICANZE DEL RAFFREDDORE

  • Naso chiuso;
  • Secrezioni nasali;
  • Tosse;
  • Starnuti;
  • Sensazione di stanchezza;
  • Febbre
  • Mal di testa.

 

Alcuni virus responsabili del comune raffreddore nei neonati come i rhinovirus, i virus influenzali e paranifluenzali, possono raggiungere facilmente i bronchi dando luogo a una infezione respiratoria che si chiama bronchiolite: febbricola e infiammazione nasale, seguita spesso da tosse insistente, che si aggrava gradualmente, e difficoltà respiratoria – più o meno marcata – caratterizzata da un aumento della frequenza respiratoria e da rientramenti intercostali.

Anche l’otite media acuta è una delle infezioni che può essere causata da eccesso di catarro dovuto da raffreddore. Questo perchè durante il decorso di queste malattie, la tromba di Eustachio si può riempire di muco che gonfia e infiamma la zona retrostante la membrana del timpano.

 

COME CURARLO

ll raffreddore guarisce spontaneamente sebbene possa durare anche diversi giorni e la terapia è strettamente mirata ai sintomi. In generale i bambini non sono in grado di soffiarsi il naso autonomamente, è opportuno procedere a lavaggi nasali con apparecchi adeguati oppure mediante aerosolterapia. Lo scopo della terapia è quello di aiutare il bambino a liberarsi.

Inoltre è fondamentale che il bimbo venga spinto a bere molta acqua e a mantenere una adeguata idratazione per ripristinare le perdite di acqua che si possono verificare con la febbre e con la tosse. Un segnale d’allarme può essere rappresentato dal ridotto ricambio di pannolini: un neonato che fa meno pipì del solito è un neonato che potrebbe essere disidratato, per cui questa informazione andrà fornita al pediatra È inoltre importante che il bambino riposi a casa, il che non significa necessariamente stare a letto, ma evitare per qualche giorno di andare a scuola. Questo servirà a non diffondere il contagio.

LEGGI I CONSIGLI DELLA NOSTRA GUIDA PEDIATRICA