06

Apr

STIPSI DURANTE LO SVEZZAMENTO, LA CORRETTA ALIMENTAZIONE

A cura di Redazione J BIMBI,

composta da mamme e redattrici esperte

Si parla di stipsi o stitichezza in età pediatrica quando le emissioni delle feci sono meno frequenti di 3 volte a settimana o sono “faticose” oppure dolorose. Si tratta di un problema comune in quanto si ritiene che fino al 30% dei bambini possa soffrire di stitichezza.

Nel 95% dei casi la stipsi si definisce funzionale, cioè causata da un’alterata funzione evacuativa che, di solito, si genera dall’esperienza di un’evacuazione dolorosa, la quale inibisce lo stimolo di defecare. Il passaggio dal latte materno al latte formulato e l’introduzione nella dieta del lattante dei primi cibi solidi con lo svezzamento possono essere causa di stipsi, in quanto, in questa fase l’intestino deve abituarsi all’introduzione di nuovi cibi e le feci più formate e a volte dure, vengono espulse con maggiore difficoltà, causando dolore. Il dolore inibisce lo stimolo a defecare, il bambino impara a trattenere le feci con atteggiamenti definiti “ritentivi”, quali ad esempio, incrociare le gambe, arrossire, piangere, agitarsi. Le feci trattenute diventano sempre più dure per effetto del riassorbimento dell’acqua, rendendo l’evacuazione molto faticosa e dolorosa, provocando anche contrazioni addominali. Il bambino collega l’atto della defecazione all’esperienza dolorosa e così si innesca il circolo vizioso stipsi-dolore-stipsi. Le anse intestinali a monte del tratto ostruito dalle feci si distendono, causando dolori addominali ricorrenti e lo svuotamento gastrico avviene con più lentezza, causando la riduzione dell’appetito. Il passaggio di feci dure e voluminose può provare anche la comparsa di ragadi.

Prima di allarmarsi e ricorrere all’aiuto del pediatra, possiamo agire naturalmente su questi piccoli problemi del bambino. Il primo metodo per arginare questi fenomeni è regolare il cibo che diamo ai bambini.

 

LA CORRETTA ALIMENTAZIONE IN CASO DI STIPSI NEL BAMBINO

Per prevenire o risolvere la stitichezza del bambino bisogna prediligere un’alimentazione regolare nei pasti e arricchire la dieta quotidiana con la fibra, dato che la fibra aumenta il volume della massa delle feci e, pertanto, facilita la sua eliminazione. Le verdure andrebbero consumate tutti i giorni almeno una volta per pasto. I bambini amano molto le zucchine e i fagiolini: il loro sapore delicato e quasi dolce è ideale per i primi passati con verdure. Inoltre, sono verdure che si digeriscono molto bene fin dall’inizio. Se, inoltre, si aggiunge al passato un filo di olio di oliva extravergine a crudo, oltre a migliorarne il sapore, si contribuisce a lubrificare il bolo fecale e si migliora il suo transito intestinale. Consigliatissimi anche cavolo e carciofi.

I legumi come piselli, lenticchie, ceci, fave, ecc, vanno invece introdotti in piccole quantità, magari al passato di verdura e soprattutto privati della buccia esterna che può andare di traverso ai bimbi.

Optiamo per la crema di mais, tapioca e malto al posto di quella di riso in quanto sono cereali che si possono introdurre dall’inizio dell’alimentazione complementare nella dieta del bambino. Inoltre, si possono aggiungere ai passati di verdura e legumi, per completarli e arricchirli.

Per quanto riguarda la frutta, la composta di pera e prugna sono ideali per favorire il transito intestinale, dato che si tratta di frutti con molta fibra e che il bambino può mangiare dall’inizio dell’alimentazione complementare. Anche la mela cotta può aiutare. Evitare invece la banana che non aiuta a combattere la stitichezza ma il contrario. Quando la frutta è cotta, si può schiacciare con una forchetta, in modo tale che non rimanga troppo tritata, ma senza essere di nessun pericolo di soffocamento per il bebè.

Se il bimbo ha più di un anno, si possono anche aggiungere crusca o cereali integrali allo yogurt o alla composta di frutta, per poter accentuare il suo potere lassativo.

I pesci come cernia, dentice, nasello, merluzzo, pescespada, sogliola, trota, pagello hanno pochi grassi e molto utili alla mobilità intestinale dei piccoli.

Un categorico no invece a troppo sale e ai dolci, che non aiutano a riequilibrare l’intestino e hanno uno scarso valore nutritivo

E da bere?

Un altro suggerimento molto importante è aumentare la quantità di liquidi che il piccolo assume. L’acqua fa sì che la popò del bambino sia più morbida e più facile da eliminare. Per un corretto svolgimento delle funzioni intestinali è importante che il bambino beva molto e assuma molti liquidi, lontano dai pasti, evitando però le bevande troppo zuccherine o gassate.

Se il nostro bimbo sta diventando autonomo è consigliabile lasciargli in mano la tazza con l’acqua e motivarlo a bere, facendogli i complimenti ed elogiandolo. Esistono in commercio sostanze lassative ma tutte le linee guida suggeriscono di iniziare la terapia di qualsiasi tipo di stipsi garantendo un adeguato apporto di fibre alimentari e acqua.

 

Ovviamente prima di prendere qualsiasi tipo di iniziativa è fondamentale rivolgersi al proprio pediatra per il corretto e personalizzato piano alimentare.

 

 

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